GLI INTERVENTI DI CHIRURGIA ESTETICA PIÙ DIFFUSI

Viviamo nel mondo delle immagini. Il potere che oggi i contenuti visivi hanno raggiunto è immenso, mai visto, di gran lunga superiore a quello delle parole. L’apparenza è tutto; in una società così frenetica, schizofrenica e sempre di corsa non c’è tempo per l’introspezione: ciò che conta è la prima impressione, che deve essere perfetta.

Questa “vetrinizzazione” della persona, della vita e soprattutto dell’immagine fisica ci porta a essere ipercritici, verso gli altri ma soprattutto verso nei stessi; i piccoli difetti, che ci rendono unici e ci distinguono dalla massa, oggi sono solo dei punti deboli, da eliminare.

È per questo che oggi, dal semplice fotoritocco, si è passati al ritocco vero e proprio.

La Chirurgia estetica, una branca della chirurgia plastica, nata inizialmente per poter aiutare persone con problemi davvero debilitanti, sembra essere la risposta più semplice ai problemi – ed ai capricci– d’immagine di ognuno di noi.  La sua diffusione inoltre è alimentata anche dal calo drastico dei prezzi,  dalla possibilità di procurarsi coupon e buoni sconto e dal numero in crescita di mini-interventi da ambulatorio, veloci e temporanei.

I dati sono allarmanti, soprattutto perché questa “moda” si sta diffondendo anche nelle generazioni più giovani. A causare questa impennata, oltre al confronto costante con modelli di bellezza sempre più rigidi e volutamente  irraggiungibili, è sicuramente l’avanzare di un modello comunicativo nuovo e diverso, basato sui contenuti visivi e sorretto dall’inarrestabile diffusione dei social network.

Facebook, Twitter, Instagram hanno con prepotenza invaso e conquistato le nostre vite; sono il mezzo principale attraverso cui interagiamo, comunichiamo, ci facciamo conoscere e troviamo lavoro.  Concepiti per una fruizione rapida e una comunicazione istantanea, essi sono in prevalenza immagine; i testi passano in secondo luogo, sono un contorno, molto spesso ignorato.

Questa nuova tipologia di cultura, sempre più globale, ha causato un’impennata di richieste di interventi e ritocchini, ma ha anche modificato i contenuti di tale domanda: il popolo del “selfie” ha esigenze precise che si traducono in un mutamento di tendenza nella classifica degli interventi più richiesti.

Al primo posto sono schizzati  la rinoplastica e i mini-interventi di ringiovanimento facciale: lifting, riduzione di borse ed occhiaie, sollevamento delle palpebre (blefaroplastica) e delle sopracciglia. Tra gli uomini -anche loro ormai abituali frequentatori di ambulatori e cliniche- è inoltre diventato molto comune il trapianto di capelli.

Ovviamente non possono mancare interventi di aumento o ringiovanimento del seno (mastoplastica additiva e mastopessi) e quelli di riduzione del peso corporeo (addominoplastica e liposuzione), dato che gli attuali canoni estetici impongono una taglia 38-40 e un seno da maggiorate.

A fare da padrone è comunque il Botox: Il trattamento con il botulino può essere effettuato in ambulatorio, è veloce  dura circa un quarto d’ora, si pratica senza anestesia e gli effetti sono pressoché immediati. Le  rughe d’espressione vengono eliminate grazie all’immobilizzazione, temporanea, dei muscoli mimici facciali: i risultati durano solo qualche mese, ma vi è la possibilità di ripetere l’intervento una volta svaniti gli effetti.

Nonostante ormai quella della chirurgia estetica sia una pratica che si sta diffondendo ed uniformando in tutto il mondo, vi sono ancora delle differenze da paese a paese.

Gilles Fumey, famoso geografo dell’Università Sorbona, ha tracciato una mappa dei paesi che più fanno uso di interventi correttivi, indicando anche quali siano le tipologie di interventi in essi più diffuse: in testa alla classifica troviamo la Corea del Sud, seguita da Brasile, Grecia, Belgio Spagna, Colombia e Usa. L’Italia si piazza tra i primi 20, con Germania, Inghilterra e Messico. Gli interventi più praticati sono la blefaroplastica, molto ricercata soprattutto in Australia, la rinoplastica, al primo posto in Asia, la mastoplastica che va per la maggiore, seguita subito dall’addominoplastica e dalla liposuzione in Messico, Usa e Europa.

Di salutein.it  immagine Web

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